Report:  INCONTRIAMOCI

Il 28 marzo 2014 si è concluso il progetto “INCONTRIAMOCI”. Il progetto, iniziato il 10 dicembre 2013, era  nato dall’idea di favorire all’interno di uno spazio, vocato per sua natura, all’accoglienza, all’informazione ed alla formazione dei giovani, la creazione di momenti di analisi attenta ed approfondita sulle tematiche prettamente adolescenziali e giovanili, quali: la conoscenza del proprio corpo, la sessualità, l’emotività, così spesso ignorate o misconosciute dagli adolescenti, ignoranza che, troppo spesso, impedisce la creazione di relazioni corrette, serene ed equilibrate sia con il gruppo dei pari, in particolare con le ragazze, sia con gli adulti.

Purtroppo sono visibili a tutti i danni provocati da una cattiva gestione della propria sfera emotiva.

Infatti, è ormai noto come i giovani in genere, in particolare le ragazze si trovino ad affrontare problematiche fisiche, psichiche, sessuali e sociali in completa solitudine ed isolamento senza un reale punto di riferimento.

Ecco perché gli esperti del Telefono Azzurro in collaborazione con i medici del Dipartimento di ginecologia ed ostetricia della II Università di Napoli hanno ritenuto Opportuno, non solo pubblicizzare presso gli studenti dei vari Istituti Superiori di Napoli ”Lo Sportello Azzurro” predispostopresso il suddetto Dipartimento, ma anche affrontare con i ragazzi stessi nelle scuole le tematiche di cui sopra.

Infatti, sin dal mese di dicembre, presso il Liceo Scientifico Statale “F. Sbordone” con il consenso del Dirigente scolastico, Prof. Ciro Raia e la referente, Prof.ssa A. Pezzullo, è iniziato un percorso informativo e formativo dei ragazzi.

Gli incontri, a cadenza settimanale, sono avvenuti alla presenza di due classi per volta; sono state coinvolte, in particolare le terze e quarte classi.

Gli studenti, superato il primo momento di disagio, hanno risposto alle varie sollecitazioni in modo corretto ed attento, in particolare trovandosi di fronte persone, alcuni, come i medici, molto giovani, competenti e soprattutto non giudicanti, hanno esposto le loro problematiche con grande serenità.

Sono state rilevate, pertanto tutte le difficoltà che i ragazzi hanno nelle relazioni con il mondo degli adulti con i quali non sempre riescono a relazionarsi in modo sereno ed equilibrato.

Dalle varie discussioni sono emerse anche delle profonde lacune nella conoscenza di sé, del proprio corpo, della propria sessualità, e del proprio vissuto.

Infatti, il principale obiettivo che si voleva raggiungere era proprio quello di attivare un processo di esplorazione interna per cogliere i segnali del proprio corpo, i sogni, le aspirazioni identitarie in modo autonomo ed indipendente dai modelli, troppo spesso fuorvianti, proposti dalla realtà circostante e che tendono a creare vissuti di inadeguatezza.

Pertanto per gli studenti, la realizzazione di questo progetto è stata un’occasione di:

  • Ascolto,
  • Accoglienza
  • Informazione
  • Formazione

Le metodologie impiegate sono state:

  • Circle time,
  • Problem solving

Agli studenti del liceo sono stati assegnati due questionari successivamente analizzati e discussi dagli esperti con i ragazzi.

Gli studenti coinvolti sono stati circa trecento e per molti è risultata essere un’esperienza molto positiva che avrebbero voluto prolungare con altri incontri.

Una carenza del progetto è stata certamente quella di non aver incontrato anche i genitori, attori troppo spesso assenti nel discorso educativo dei figli.

                                                                                                                                           Il Presidente

Ing. Emiliano Venditti