UN GIORNO DA VOLONTARIO

I giovani stanno involontariamente subendo sulla loro pelle una serie di negativi cambiamenti sociali ed economici, che purtroppo rallentano pericolosamente i normali percorsi della loro autonomia, affermazione personale, inserimento nei tessuti produttivi, lavorativi e sociali della comunità, specialmente quelle del Sud. Napoli da troppi anni sembra attestarsi negativi primati occupazionali e si registrano aree con forte degrado sociale e di vivibilità.

Per una serie di crescenti indifferenze gestionali locali aggravate da instabilità, emergenze educative, precariato e sottocultura, i giovani spesso vengono concretamente esclusi da ogni processo di partecipazione, di consultazione, di crescita della coscienza sociale e civile. Violenze urbane, scuole vandalizzate, bombardamenti mediatici di falsi bisogni, sballi, identificazione con modelli negativi sembrano non preoccupare troppo i distratti vertici dei palazzi del potere, che lamentano sempre da decenni carenze di risorse e crisi economiche. L'imperativo è produrre, pianificare, programmare, realizzare e in questa folle corsa senza tempo si diventa anestetizzati, incapaci di sentire i propri bisogni e quelli altrui,talvolta irrimediabilmente chiusi alla vita. La solitudine diventa condizione umana spesso confinata in una ritualità meccanica di sapore autistico.
In questa cornice nasce il progetto che si prefigge di incoraggiare la partecipazione dei giovani alla vita pubblica, in particolare dei più svantaggiati, di sviluppare il loro spirito solidale, sperimentarsi in ambiti diversi da quello scolastico, come tirocinio di responsabilità, capacità organizzativa e di collaborazione.

Gli obiettivi che si intendono valorizzare sono: 
- valorizzazione del ruolo e della funzione del volontario attraverso la realizzazione di momenti di incontro con il territorio e l'utenza; 
- sensibilizzare la popolazione verso l'attività svolta da tale figura, attraverso il coinvolgimento diretto nell' attività di volontariato; 
- contribuire alla nascita ed allo sviluppo di sentimenti di apprezzamento verso chi si prodiga a favore di fasce di popolazione svantaggiate; 
- favorire il consolidamento e rafforzamento dell'immagine del volontario sia a livello individuale che sociale; 
- promuovere momenti di sperimentazione del cittadino verso attività di volontariato; 
- incoraggiare la partecipazione attiva e pratica della popolazione in generale, attraverso la strutturazione di momenti atti a promuovere la nascita dello spirito di solidarietà e condivisione tra gli aspiranti volontari e le fasce deboli; 
- prestare attenzione a quelle categorie sociali che vivono in una "zona d'ombra"; 
- sollecitare l'aspirante volontario e la popolazione in generale a sperimentare l'arricchimento personale derivante dal "donare" sè stessi, prodigandosi a favore di chi versa in condizioni di disagio temporaneo o stabile; 
- contribuire alla nascita di una cittadinanza attiva; 
- diffondere la cultura delle buone prassi nel settore del volontariato.